giovedì 16 aprile 2009

DELLA BAGASSA, DEL TEATRO, E DEL POLIZIOTTO.

Mi riportano il computer a Roma e mi fermo a scrivere.

Sono Jacopo, un vostro amco o conoscente, sono quello che in questo pezzo di terra informatica parla per primo e detta le regole.

Ho traversato il tirreno sotto la minaccia di camerieri partenopei, ho visitato terre lontane e subito la pioggia, ma ho goduto del sole e della buona compagnia. Ho incontrato amici nuovi e poliziotti quando non mi restavano addosso che poche ore di sonno incerto, ma ora almeno so con chi andare a cantare al karaoke. Ho subito la percussione di mille tamburi e il sudore delle chiappe degli amici, ma l'ho fatto per il piacere di un buon rock; ho sognato, spesso.

Tutto questo per arrivare qua, a questa tastiera, per immortalare quei momenti...


L'ape Mayalona è piantata nella sabbia e Fabio le fa la guardia. L'abbiamo comprata coi soldi della spesa quando ci siamo accorti che erano veramente troppi, comprata assieme a dei pacchi di patatine in più.

Tante fotografie le scatta Maria. Perlopiù si gioca col pallone, si suda e ci si riempie di sabbia sarda. C'è il Sole cazzo alla fine. Fanculo le previsoni negative!


E' il mio ultimo giorno qui e un tale Giovanni ci porta in giro per l'entroterra sardo, quello che Niccolò chiama la vera Sardegna: sono immense distese di verde dalle quali emergono colli come baci Perugina, e le distanze tra un paese e l'altro sono incolmabili a piedi; perciò si è in macchina. Sono realtà che non comprendo, Giovanni dice che molti ragazzi che son lì non sognano niente più del bar dove vanno ogni giorno.


Al 45 giri, il locale quello famoso, un ragazzo mi chiede il favore di posargli il vassoio sul tavolo, perchè con le stampelle ha difficoltà. Lo invito a mangiare con me e Désirée.


Ci scappa una chiacchierata di un'ora. E cacchio è uguale a Ugo Coluzzi. Ma fa il poliziotto, e qualche sera andremo a kantare al karaoke.




Che bello il Teatro degli Orrori, che qualità. Mi è dispiaciuto però non sapere i testi delle canzoni, le parole di quel poeta del cantante. E il chitarrista è troppo figo. Ma attore il cantante.


Toh, c'è Andrea a dormire a cosa mia, la stella dei video di Pasquetta. Di Lavinia non ci avevo capito un cazzo, credevo fosse fiorentina e studiasse a Firenze.

Poi quegli idioti di Andrea e Tiziano mi hanno scombinato la camera al momento di andar via, che grandi.







Livio deve ancora tornare per riprendere la borsa.




Eeeeeh così. (sospiro).

3 commenti:

  1. Voi cosa avete da ricordare della vostra pasquetta?

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  2. oh jà vedo che ti sei vendicato del palladio nel cuscino pubblicando la mia stupenda foto (che fortunatamente non può essere ingrandita).

    la pasquetta è stata condizionata dalla voglia altrui di assecondare quello che volevo fare io. prato, quattro cantoni, gioco del lupo su proposta di tiziano, garage, canzoni, video, io me la so tajata a parte i denti scassati...

    ciao jà

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  3. La mia pasquetta è iniziata in Germania, è proseguita in Austria e a Bressanone (in Italia), ed è continuata per moooolto tempo in autobus, per finire poco dopo mezzanotte a Terracina.

    -E' la pasquetta più itinerante che io abbia mai visto.
    -Che chiunque abbia mai visto.

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