E' tornato anche Adriano a Rocca Priora, e mi sono deciso a pensare che l'estate è finita.
L'autunno è entrato nelle mie narici assieme al suo deodorante (necessario per lui, sono contento che abbia un profumo così forte).
Ma già la temperatura calante me lo annunciava; ho guardato alle maglie colle maniche lunghe nell'armadio, ai jeans, alle felpe. Ho pensato al loro caldo abbraccio e ho ricordato come avessero riscaldato i miei desideri degli inverni passati, come avessero rappresentato la mia armatura.
Ho pensato a quanto è bello l'autunno, a quanto è bello l'inverno. Sanno di caldo del termosifone, di amici attorno ad un tavolo, dei parenti a Natale: insomma quanto fa freddo si sta tutti assieme, si cerca il calore umano (e ci si scambia germi di suina).
E quanto son belli gli amori d'inverno?
Lo sguardo non può scivolare sulle curve lasciate indifese d'estate, si ferma sull'unica parte nuda del corpo: la testa, il viso. L'amore invernale si cerca tutto nelle parole, e si carica di desideri maturati nell'attesa di spogliare un cappotto, una felpa, una maglietta.
...ad alcuni di noi attende un inzio di Ottobre very rainy, della serie che ce lo andiamo a cercare ma non vediamo proprio l'ora di trovarlo...
Lasciamoci accarezzare da questa brezza.
(Sarà contento Balduzzi che sono tornato a raccontare, come una volta.)