domenica 24 maggio 2009

UN LIBRO

Ho appena finito di leggere "Il gioco dell'angelo", di Ruiz Zafòn.














Sì, strano.
Parla meravigliosamente, per quello che ne posso sapere io.
Ha creato personaggi indimenticabili, persone di carta a cui mi sono affezionato e che non mi lasceranno, credo.
Ho pianto, non alla fine del libro questa volta come può capitare perchè ci accorgiamo che bisognerà comprare un altro libro, altre volte perchè ripensiamo a tutto quanto abbiamo letto, bensì questa volta ho pianto per quei sentimenti provati dai miei conoscenti di carta, ma più veri che mai grazie a Zafòn.

Strana cosa che sono i libri. Ti lasci rapire dalle loro storie e ne esci arricchito voltando l'ultima pagina; poi rischi di accorgerti che non era la tua vita ad essere vissuta, che tu non hai fatto altro che stare steso sul letto per ore.
E la vita ritorna nelle tue orecchie ricordandoti che devi recuperare quel tempo perso.
Nel mio caso l'ambasciatore di sventura era Daniele con la chitarra da accordare.

Ora resta un dubbio: che ne faccio del libro? La cosa migliore che mi viene in mente è di farlo leggere a qualcuno. Così recita proprio il libro stesso:

"Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un'anima, l'anima di chi l'ha scritto e di coloro che l'hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie ad esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza."

Forse sì, mi ha regalato dei ricordi non miei, ma dai quali posso trarre saggezza. Dopo tutto, non andiamo avanti imitando la vita di altri? Ci passiamo continuamente il testimone, ed un libro è un ottimo espediente per far circolare la ricchezza della vita.
Perdonate la filosofia, quello che sto cercando di capire insieme a voi è l'importanza di un libro.

A voi un libro ha mai, se non cambiato la vita, almeno insegnato?

Perdonatemi ancora. Dopo tutto esco da una lettura di Zafòn.
E mi aspetta la preparazione all'esame di matematica.

6 commenti:

  1. Bel post. Ci sono delle belle riflessioni, e si potrebbe parlare per ore.

    Non capisco le foto però. La seconda è Emma Watson che posa per Chanel??? Il primo mi sembra Grima Vermilinguo, mentre la terza foto sembra un mix di Vanezia e Barcellona.

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  2. Fermi tutti: come fai a sapere che è per Chanel?! Ti aggiorni sugli scatti di Emma, eh?
    In attesa della tua spiegazione do la mia: sono immagini che associavo alla lettura: Grima (oddio, sono andato a controllare chi era perchè non mi veniva!)è in verità Capovilla(vedi due post indietro), la Watson è la faccia che ho voluto associare ad uno dei più bei personaggi della storia, e la terza è sì Barcellona, dove quella è ambientata.
    Quesito grammaticale ai classici: si possono introdurre più proposizioni subordinate successive con i due punti...?

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  3. secondo me non si possono introdurre.
    La cosa che mi piace di un libro, di un buon libro, è che ti porta in un mondo che non esiste, o che se esiste non potrai visitare, e ti ci immerge e tu sei in quel mondo e puoi girartelo come ti pare. ho letto di mondi che mi sarebbe piaciuto percorrere veramente palmo a palmo

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  4. Caro Jacopo, se passi col mouse sulla foto nella striscia grigia in fondo alla pagina esce scritto, dopo una sfilza di numeri, "emma watson chanel"... Ma quindi anche tu, come Stefano, associ ai volti dei personaggi quelli di attori in carne ed ossa?
    Eh, Grima appartiene ad un'altra epoca. Ti perdono la svista...
    Secondo me si possono mettere più subordinate congiunte da due punti, però a me non piace e quindi non lo faccio mai.

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  5. ma era palmacci quello che era solito masturbarsi sul divano?

    ja comunque secondo me il fatto che i tuoi post scattino automaticamente su facebook è preoccupante.

    bel post comunque, mi piacque assai.

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  6. jacopo i tuoi post vanno su facebook perché tu lo hai voluto. hai attivato tu una specifica opzione sul facebook stesso.
    sì, tizzià, nuccio è quello che si masturba sul divano

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